Preparazione alla rettosigmoidoscopia

Preparazioni

LA RETTOSIGMOIDOSCOPIA: CHE COS’È E PERCHÉ VIENE ESEGUITA

La rettosigmoidoscopia è un esame che permette di visualizzare gli ultimi 30 centimetri dell’intestino ed individuare o escludere la presenza di malattie usando uno strumento, il colonscopio, che viene introdotto attraverso l’orifizio anale e fatto proseguire per il tratto interessato.
La rettosigmoidoscopia, oltre a permettere di fare diagnosi di mamalattie che interessano l’ultima parte dell’intestino, consente anche di asportare eventuali polipi (rilevatezze della mucosa intestinale) ed eseguire il prelievo di piccoli frammenti di tessuto (biopsia).
Il prelievo di tali frammenti è del tutto indolore e si effettua mediante l’uso di piccole pinze che vengono introdotte attraverso lo strumento (colonscopio).
Gli strumenti utilizzati per l’esame vengono sottoposti ad accurato lavaggio e a successivo trattamento di alta disinfezione secondo le linee guida internazionali.
La rettosigmoidoscopia è un esame sicuro, tuttavia come tutte le altre procedure invasive può essere soggetto, in casi estremamente rari, a complicanze quali la perforazione, il sanguinamento e problemi cardio-circolatori.
Il personale dell’ambulatorio è in grado di fronteggiare queste rare complicanze. Quando Lei arriverà in ambulatorio per eseguire la rettos3 i gmoidoscopia, il medico endoscopista Le darà tutte le informazioni necessarie ad acquisire il suo consenso all’esecuzione dell’esame, utilizzando l’apposito modulo che Lei dovrà firmare.

Per il buon funzionamento del servizio, l’eventuale rinuncia all’esame dovrà essere comunicata, almeno 5 giorni lavorativi prima della data di esecuzione dell’esame, al numero telefonico indicato nel foglio di prenotazione, pena il pagamento della prestazione per l’intero importo, anche per l’utente esente per legge.

COME SI SVOLGE

L’esame dura in genere 10 minuti. Attraverso l’endoscopio viene insufflata aria allo scopo di distendere le pareti dell’intestino per esplorarlo meglio, questo può provocare un lieve dolore.
Il medico, se lo ritiene opportuno e in accordo con il paziente, può decidere di somministrare farmaci sedativi e/o antidolorifici.
In genere dopo l’esame, si è in grado di allontanarsi dall’ospedale, è consigliabile essere accompagnati e non mettersi alla guida di autoveicoli per almeno un’ora dopo l’esame.

ISTRUZIONI PER LA PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALLA RETTOSIGMOIDOSCOPIA

Nei tre giorni precedenti l’esame: si consiglia una dieta povera di fibre (evitare frutta, verdura e cibi integrali).
Sospendere qualunque farmaco che potrebbe provocare stipsi (es. Imodium®, Stopper®, Dissenten® e integratori di ferro).

Dieta: la sera prima dell’esame consumare una cena leggera costituita da una minestra in brodo magro, pesce lessato o petto di pollo ai ferri. Limitare la quantità di cibi assunti. Dalla mezzanotte rimanere a digiuno, non assumere nessun tipo di alimento, si potrà bere solo acqua, camomilla, tè leggero sino a tre ore prima dell’esame.

Pulizia intestinale:salvo diversa prescrizione medica, eseguire un clistere di pulizia da 500 ml (acquistare in farmacia un numero adeguato di perette evacuative) la sera prima dell’esame e ripetere un clistere, sempre da 500 ml, la mattina dell’esame (almeno tre ore prima di recarsi in ambulatorio).

Il giorno dell’esame: Il paziente può assumere solo acqua,camomilla, tè leggero e l’abituale terapia farmacologica, sino a tre ore prima dell’esame.

Si raccomanda di presentarsi in ambulatorio all’orario indicato in abbigliamento comodo, senza rossetto e smalto sulle unghie.
Se il paziente è portatore di protesi dentali mobili dovrà provvedere alla loro rimozione e conservazione.

Prima dell’inizio dell’esame è assolutamente necessario segnalare al medico eventuali allergie, pregresse reazioni a farmaci e i trattamenti farmacologici in atto.

Può succedere che un esame richieda più tempo del previsto o che ci sia un’urgenza, pertanto è possibile che non si riesca a rispettare l’orario indicato, ci scusiamo sin d’ora.

ATTENZIONE! SITUAZIONI PARTICOLARI

Nel caso il paziente assuma la seguente terapia:

Anticoagulante (coumadin®, sintrom®, etc.): il paziente deve rivolgersi al centro di riferimento o al Medico di Medicina Generale per la sospensione di tale terapia (che dovrà avvenire almeno 5 giorni prima dell’esame) e per la prescrizione della terapia eparinica sostitutiva. Il paziente dovrà presentarsi il giorno dell’esame munito della risposta degli esami del sangue con i valori di PT e INR (< 1,5), eseguiti 24 ore prima della esofagogastroduodenoscopia.Tra l’ultima somministrazione della terapia eparinica e l’esame endoscopico, dovranno trascorrere almeno 8 ore. Antiaggregante:
Acido acetilsalicilico (Aspirina®, Aspirinetta®, Cardioaspirin®, Cardirene®, etc.), Ticlopidina (Tiklid®, ), Clopidogrel (Plavix®, ): l’utilizzo di questi antiaggreganti non aumenta il rischio di sanguinamento nelle procedure endoscopiche a basso rischio (endoscopia diagnostica con biopsia). Per le procedure ad alto rischio (polipectomia, dilatazione e posizionamento di stent, sfinterectomia), la sospensione dell’antiaggregante per 5-7 giorni, andrà valutata dal medico curante o dallo specialista che ha prescritto il farmaco.

Doppia antiaggregazione (Acido acetilsalicilico + Clopidogrel): per le procedure a basso rischio andrà sospeso il Clopidogrel nei 5-7 giorni precedenti l’esame e mantenuto l’ acido acetilsalicilico. Per le procedure ad alto rischio, nel caso non possano essere procrastinate, la sospensione della doppia antiaggregazione andrà sempre concordata con il cardiologo.

Nel caso il paziente sia portatore di defibrillatore cardiaco impiantabile (ICD) o pacemaker (PM): informare l’operatore al momento della prenotazione. Il giorno dell’esame portare con sé la documentazione, rilasciata dal Centro che ha impiantato il dispositivo. Prima delle procedure, nei casi ove vi sia necessità, verrà seguito il protocollo di disattivazione ICD/riprogrammazione PM o posizionamento del magnete.

Nel caso il paziente sia affetto da cirrosi epatica o sia in trattamento dialitico peritoneale, lo dovrà segnalare al personale sanitario. E’ importante che il paziente segnali eventuali allergie agli antibiotici e se ha già attuato la profilassi antibiotica.

Nel caso il paziente sia affetto da diabete e faccia uso di farmaci antidiabetici, dovrà concordare con il Medico curante le modalità di assunzione della terapia antidiabetica in relazione alla dieta attuata e dovrà informare il personale sanitario, subito al suo arrivo in ambulatorio, qualora non avesse assunto la terapia antidiabetica a causa del digiuno.

Nel caso la paziente sospetti di essere o sia in gravidanza dovrà segnalarlo al personale sanitario dell’ambulatorio. Non esistono controindicazioni all’esame per la donna che allatta.

COME COMPORTARSI DOPO L’ESAME

La terapia abituale potrà essere ripresa a domicilio, tranne la terapia anticoagulante per la quale è necessario seguire le indicazioni del centro di riferimento o del Medico di Medicina Generale..
L’esito della rettosigmoidoscopia eseguita sarà consegnato subito al paziente, un eventuale prelievo bioptico verrà inviato al Servizio di Anatomia Patologica e saranno date le indicazioni necessarie per il ritiro del referto.
La comparsa di modesto dolore addominale è normale ed è legata alla persistenza di aria nell’intestino. Tuttavia se dovessero presentarsi problemi più importanti nelle ore successive alla dimissione dal servizio (sanguinamento importante, dolori addominali persistenti, febbre), è opportuno contattare l’ambulatorio dove ha eseguito l’esame negli orari di apertura, oppure rivolgersi alla Guardia Medica o al Pronto Soccorso.

DOCUMENTI NECESSARI

Le ricordiamo di portare con sé :

  1. tessera sanitaria;
  2. impegnativa per rettosigmoidoscopia;
  3. risposte di precedenti rettosigmoidoscopie, lettere di dimissione di eventuali ricoveri e tutti i documenti clinici recenti e/o rilevanti per l’esame da eseguire;
  4. la risposta degli esami PT e INR eseguiti il giorno precedente la rettosigmoidoscopia (per i pazienti anticoagulati in terapia eparinica sostitutiva).

Le impegnative per eventuali prestazioni aggiuntive verranno redatte dal medico endoscopista.